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lunedì 29 agosto 2011

Per la Lega Nord la soluzione è sempre e solo quella di sparare agli animali: ora tocca ai Lupi del cuneese.

L' assessore all' Agricoltura del Piemonte, il leghista Sacchetto, che già si è reso tristemente noto per una proposta di liberalizzazione della caccia (si veda il comunicato di Cometa del 30 giugno u.s.) si sta ora battendo - nell' ambito del progetto "ProPast" - per consentire l' abbattimento dei lupi che vivono sulle montagne del cuneese. Secondo l' assessore, come egli stesso scrive in una lettera in difesa del suo piano di sterminio indirizzata a "La Stampa" all' inizio di agosto: "il lupo non ha più timore dell' uomo come un tempo" e andrebbe abbattuto "per prevenire danni importanti al bestiame o nell' interesse della sicurezza pubblica".

E' pur vero che nella zona si sono recentemente osservati fenomeni di predazione, ma - come si legge sul comunicato nro 73 della regione Piemonte - alla metà di luglio i capi morti o feriti assommavano all' esiguo numero di 82 pecore tra le migliaia che pascolano nelle valli del cuneese.

Per non citare il fatto che i proprietari degli animali predati vengono risarciti, il che, in pratica, significa che il proprietario della pecora ne percepisce il valore commerciale senza prendersi l' onere di allevarla. Ha quindi buon gioco l' assessore, che - a detta di qualcuno - insieme a docenti universitari (immaginiamo quanto esperti) "sta aizzando i pastori in riunioni serali a chiedere la deroga alla legge nazionale di tutela". D' altra parte il lupo mantiene sotto controllo la popolazione di ungolati (a propria volta accusati di provocare ingenti danni all' agricoltura) ma - guarda caso - lo stesso assessore ha proposto proprio la liberalizzazione, in Piemonte, della caccia agli ungolati, aprendola anche a cacciatori di altre regioni e perfino con l' uso di fucili a canne rigate.

Insomma, il meccanismo è chiaro: basta uccidere tanto i lupi quanto le loro prede naturali ed intascare i proventi di questa brillante operazione, né più né meno di quanto farebbe un astuto commerciante di armi vendendole a tutte le parti in causa.

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