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domenica 28 ottobre 2012

Si allarga il fronte dei Cittadini che vogliono la verità sul CRAS: l' assessore Preioni sbugiardato dalla LIDA sulla base di documenti forniti dall' amministrazione provinciale

In una lettera indirizzata al presidente della provincia, la LIDA, una delle più grandi e antiche associazioni ambientaliste, estesa a tutta la nazione, chiede chiarezza sulla gestione del CRAS. In particolare sui criteri di registrazione degli animali ricoverati.

Che i conti del CRAS non tornano, Cometa lo dice da sempre. Così si è procurata - chiedendole all' amministrazione provinciale e pagandole (assurdo, nevvero, che si debba pagare per conoscere informazioni che dovrebbero essere pubbliche?) - le copie dei registri di ingresso e uscita degli animali dal CRAS nel 2011. Una accurata analisi di questi archivi, condotta a più mani con esperti e amici di altre associazioni, mette in evidenza l' estrema superficialità della loro compilazione. Ma anche volendo essere indulgenti e volendo attribuire tali mancanze a un semplice eccesso di disinvoltura resta il fatto che la mortalità del CRAS di Villa Pallavicino è degna di un mattatoio

L' avevamo detto fino dal 2006: il CRAS provinciale è un lager, gli animali che vi vengono ricoverati per essere assistiti ne escono cadaveri. Tuttavia l' assessore Preioni dichiara all' Ecorisveglio del 26 settembre che il CRAS "può esibire a garanzia delle proprie prestazioni il sistema di qualità ISO" (presumiamo che parli della norma UNI EN ISO 14001, che stabilisce i requisiti del sistema di gestione ambientale).

Bene, assessore, adesso vogliamo sapere chi e quando ha eseguito la certificazione ISO sul CRAS, come e quando sono state eseguite ispezioni sul sito, quali documenti sono stati forniti all' azienda di certificazione, quanto è stato pagato alla stessa per tale servizio.

Su, assessore Preioni, faccia un piccolo sforzo, la smetta di far confusione, di nascondersi dietro alle parole, di presentarsi come un perseguitato di volta in volta da Cometa o dal dott. Calligarich. Insomma, la smetta di dire bugie, e tiri fuori qualche documento dal quale appaia la Sua specchiata virtù, perché da quelli che abbiamo ottenuto con fatica dalla provincia Lei non ci fa una proprio gran bella figura.

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