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venerdì 28 febbraio 2014

Il calendario di Cometa di marzo 2014

Il nostro calendario di marzo è dedicato alla folaga, l' uccello di palude per eccellenza.

Se è vero che sono molti gli animali che partecipano al folklore di questo o quest' altro popolo, a pochi di loro è riconosciuto il ruolo di creatore del mondo. E' questo il caso della folaga nella tradizione finnica: il verso che intesta il nostro calendario è tratto dal primo canto del Kalevala*, allorché la folaga si riposa sul ginocchio della Madre delle Acque, su cui costruisce il suo nido; poco oltre il poema racconta delle uova che scivolando fuori da quel precario nido si rompono e dai loro cocci nascono la terra, il cielo, il sole, la luna e le nubi. Un ruolo molto impegnativo affidato a questo uccello essenzialmente acquatico e terricolo, più adatto al nuoto e alla corsa che non al volo.

La folaga è un volatile diffuso quasi ovunque sulla superficie terrestre, e tanto più abbondante nel Sudamerica, dove sembra abbia avuto origine e le specie si presentano molto differenziate. Nonostante la scarsa eleganza del volo, molte folaghe settentrionali sono migratrici: si stima che sul Mediterraneo passino annualmente circa 2 milioni di individui, diretti verso il Nordafrica; è tuttavia raro poter vedere lo stormo migrante perché si sposta solo di notte.

La folaga nostrana (Fulica atra) è un uccello timido e prudente che diventa aggressivo solo nel periodo riproduttivo. Il suo nido è voluminoso e bizzarro, di norma galleggiante in un canneto dove viene fissato alle piante acquatiche, di modo che il movimento del' acqua non lo trascini via. Il nutrimento è quanto mai vario: insetti acquatici, crostacei, molluschi, germogli, ma la vera passione della folaga è costituta dai piccoli pesci che vengono pescati durante immersioni che possono durare mezzo minuto.

Chiunque frequenti canneti o aree dove l' acqua è in lento movimento, incluse lagune e zone marine costiere, può facilmente incontrarla e riconoscerla, vuoi dalla conformazione (piumaggio nero, becco avorio e scudo frontale bianco) vuoi dall' involo, che avviene con una lunga corsa sull' acqua. E' facile anche osservarne grandi gruppi che - soprattutto in inverno - riposano sull' acqua, mischiandosi alle anatre, rispondendo a un istinto difensivo che le spinge a porsi l' una accanto all' altra e a battere l' acqua con le zampe robuste per allontanare il nemico.

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* il Kalevala costituisce l' epopea nazionale finnica. Fu composto nella prima metà del' '800 dal poeta Elias Lönnrot, che raccolse la tradizione orale dei cantori itineranti della Carelia (né più né meno come si dice abbia fatto il mitico Omero con i canti dei Greci). Si tratta di un' opera grandiosa, articolata in 50 runot (canti) e in 22795 versi, che ha contribuito profondamente al recupero della cultura e della lingua originaria della Finlandia, storicamente soffocata dallo svedese (lingua ufficiale dell' amministrazione statale fino all' inizio del 1800) e dal latino (utilizzato nelle scuole e nelle università). Da allora al Kalevala si sono ispirati grandi e piccoli artisti, dal musicista Sibelius fino alle bande rock finlandesi, e perfino il nostranissimo gruppo Kalevala H.M.S., costituto - a dispetto del nome - da musicisti parmensi.

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