Il calendario di Cometa di dicembre 2014
ovvero
Un monito che ci giunge attraverso i secoli
Il nostro calendario di dicembre è dedicato a un animale e a due poeti, Fedro ed Esopo, che dall'antichità ci lanciano - attraverso il nibbio - messaggi validi ancora oggi.
Tutte le favole di Fedro (e prima ancora di Esopo) sono state scritte con l'intento di educare e ancor più di ammonire. Molte di esse trattano delle strane alleanze che i poveri e i deboli possono talvolta stringere con i ricchi e i potenti o della fiducia che chi sta in basso può riporre in chi lo sovrasta. Manco a dirlo, poveri, deboli e miseri ne escono sempre con le ossa rotte. Così le ingenue colombelle della favola che intesta il nostro calendario credono al nibbio che dice loro: "Perché vivere sempre inquiete anziché stringere un'alleanza e farmi re, così che io vi possa proteggere da ogni aggressione?”; e il nostro se le divora una dopo l'altra. Non è forse ciò che succede, a livello personale e collettivo, anche al giorno d'oggi? non è forse vero che stiamo pagando giorno dopo giorno il prezzo della fiducia che ingenuamente abbiamo concesso a politici, intrallazzatori e banchieri?
Una tradizione, quella del nibbio predatore, che si è consolidata nel tempo. Non a caso, nei Promessi Sposi, Nibbio è il nome del capo dei bravi al servizio del'Innominato ("Quel bestione del Nibbio" fa dire Manzoni all'Innominato: in effetti quest'uccello raggiunge il metro e mezzo di apertura alare!). Ed è il Nibbio che si occupa di rapire Lucia. Ad onor del vero bisogna dire che la fanciulla un po' lo commuove, ma giusto come potrebbe commuoversi un criminale professionista ("avrei avuto più piacere che l'ordine fosse stato di darle una schioppettata nella schiena, senza sentirla parlare, senza vederla in viso").
D'altra parte lo stesso Esopo propone una nemesi: in un'altra favola, quella del nibbio e del serpente, è il nibbio - il potente, il cattivo - a fare le spese del morso del più debole, un serpentello. Forse c'è speranza anche per noi. |
