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martedì 31 luglio 2018

Il calendario di Agosto 2018
dedicato al cane Kaos

E’ giusto e doveroso dedicare il calendario di questo mese alla memoria del cane Kaos, che durante il terremoto di Amatrice ha consentito di individuare e salvare una quantità di umani seppelliti dalle macerie, e che ora è stato assassinato da mano umana ignota.

Testate stampa, gruppi, movimenti, associazioni spinte non solo dall’amore per gli animali ma anche dal comune senso morale hanno condannato - con una voce ben più forte di quella della nostra piccola Cometa - questo crimine assurdo, e noi possiamo solo unirci a tutti costoro non solo nella condanna ma soprattutto nell’auspicio che un evento così doloroso sia di sprone alle autorità nel varare provvedimenti ben più severi di quelli attuali; leggi che sappiano punire in modo esemplare tutti coloro che traggono un perverso piacere dall’esercitare violenza sui più deboli, animali e umani che siano.



Quanto al tema centrale del nostro calendario, diremo che il fine unico e ultimo di ogni specie vivente è la sopravvivenza, cioè il perpetuare se stessa. La sopravvivenza è garantita dalla riproduzione, e la riproduzione conduce a individui migliori, più adatti alle mutevoli condizioni dell’ambiente se e solo se i due genitori sono in grado di scegliersi nel modo migliore, il che ci porta all’estrema importanza che attiene alla fase del corteggiamento, cioè al meccanismo che ottimizza la scelta del partner.

Già in un calendario precedente è stato trattato in generale l’argomento della percezione della bellezza da parte degli animali, un tema già caro a Darwin ma finora trattato dagli etologi solo per casi specifici, perché i rituali di corteggiamento sono molto variabili da specie a specie e non tutti premiano solo la bellezza e la forza del maschio (la ruota del pavone, il palco del cervo, la danza dello struzzo, il balletto acquatico dell’ippocampo e così via).

Nella specie umana il corteggiamento ha assunto forme svariate, si è intriso di aspetti connessi alle singole società, è diventato più un fatto culturale che un cerimoniale spontaneo, ma è indubbio che la natura sappia fare di più, prima e meglio.

Se fare qualche regalo alla potenziale fidanzata è un fatto umanissimo, da ben prima che esistesse l’uomo il pinguino Papua è solito portare in dono alla femmina una pietra raccolta sul bagnasciuga, e lei sceglierà il maschietto che gli ha portato la pietra (dal suo punto di vista) più bella. Più prosaica è la femmina della sterna artica (Sterna fuscata), che accetta in regalo un pesce (un po’ come invitare la ragazza fuori a cena). Se è normale che un giovanotto porti la ragazza che ama a farle vedere la propria casa, dove lei potrà vivere se accetterà la sua corte, è altrettanto normale che varie specie di uccelli mostrino alle loro potenziali consorti il nido che potrebbero condividere se … (“guarda, l’ho fatto proprio per te”. Ma la femmina dell’uccello di raso - Ptilinorhyunchus violaceus - prima di dire “sì, mi piace, vengo a stare con te” ha l’antipatica abitudine di fare il giro di tutte le alcove che i partner hanno costruito, e solo dopo ne sceglie una). Così come succede che qualche maschietto si strugga d’amore per la fanciulla desiderata (e in rari casi si suicidi) succede anche che alcune specie di grilli muoiano a furia di fare serenate inascoltate (più prudente è il ciuffolotto Carpodacus cassinii che si guarda bene dal gorgheggiare a vuoto: se non vi sono femmine nei dintorni non sta a sprecare energie e se ne sta zitto).

In alcuni casi il corteggiamento richiede qualche prudenza: alcuni ragni verificano se la femmina (di solito molto più grande) è disponibile pizzicandone la tela con frequenze particolari, ma spesso devono ritrarsi alla svelta perché una femmina affamata non esita a mangiarsi il suo spasimante (è come invitare la ragazza a cena, ma il pasto sei tu). Il rischio rimane, e anzi si aggrava, quando le ragnetta ci sta: tra gli aracnidi non è infrequente che dopo l’accoppiamento la femmina si nutra del maschio allo scopo di raccogliere abbastanza forza per partorire e allevare i piccoli (“mi piaci tanto che ti mangerei”), ma il cannibalismo post nuziale è molto diffuso in natura: il caso noto a tutti è quello della mantide, ma simili comportamenti si osservano anche tra altre specie.

Il corteggiamento e ancora di più l’accoppiamento tra gli animali è un argomento appassionante sul quale sono stati scritti centinaia di libri e che ancora adesso è in costante approfondimento. Qui concluderemo dicendo che non sempre il richiamo verso il potenziale partner origina dal maschio, ma vi sono non pochi casi in cui è la femmina a fare di tutto per mostrarsi seduttiva allo scopo di risvegliare l’interesse del suo futuro marito (è il caso, ad esempio, di una scimmia chiamata Cebus apella). Insomma, anche se nella cultura occidentale assistiamo solo da qualche tempo al fenomeno del maschietto della specie homo che da cacciatore sta diventando preda, non stiamo scoprendo nulla di nuovo.

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